La Chiesa di Carnizza

Ci lascia scritto il sacerdote Giovanni Rucchini "L'Oratorio di Canizza sotto il titolo della Madonna di Carnizza, pare, stando alle tradizioni che si astato eretto nel secolo passato - il documento è del 1888 - e non fu consacrato ed ha un altare avente solo pietra sacra. Non si conosce chi fosse stato l'autore della statua. Si celebrano di obbligo due S. Messe. Ora in Carnizza è in fabbrica un nuova Oratorio, le cui fondamenta erano formate già nell'anno 1825, e l'antico servirà da sacrestia". La chiesa è dedicata a Sant'anna e dai registri parrocchiali risulta essere edificata nel 1852. E' stata benedetta il 26 luglio del 1889. L'edificio subì vari restauri, l'ultimo nel 1968. Dal terremoto fu gravemente lesionata e fu ristrutturata assieme al suo campanile. La benedizione, dopo questi lavori, venne data dal Vescovo ausiliare Mons. Brollo il 30 luglio del 1988. Durante la guerra del 1915/1918 le campane furono tolte dagli abitanti di Lischiazze/Gniva e sepolte. Forse sono state le uniche che non furono asportate dai tedeschi per essere fuse. Il defunto e nostro concittadino Fiorendo Paletti, che poi fu guardia comunale, in quel triste periodo si trovava a Sella Carnizza militare. In un suo racconto riferisce che la chiesa fu trasformata in deposito di viveri e  munizioni ma prima di lasciare la postazione,d ecisero di dare fuoco alla chiesa affinchè questi non cadessero nelle loro mani. Un aneddoto molto conosciuto racconta che prima della disfatta di Caporetto la Madonna fu portata in una casa di Lischiazze e nascosta sotto il letto. A guerra finita, il temporaneo custode andò per riprenderla, ma non la trovò.  Era un inverno con tanta neve e gli abitanti si accorsero che sulla stessa c'erano delle piccole impronte. Le seguirono fino a Carnizza e la  trovarono al suo posto nella chiesetta.
(curato da don Gianni Pellarini)