MONTE NISCHIUARCH
Il Nischiuarch domina l'alta Valle Uccea e le sue due testate, culminanti nel Passo di Tanamea e sulla Sella Carnizza. La cresta occidentale è lambita dalla camionabile militare, che s'interrompe in corrispondenza dell'omonima Casera(49). Da questo luogo, discende nel fondovalle Uccea una sola, stretta e disagievole mulattiera(51): essa rapprenseta l'ampia interruzione stradale che , tra il 26 e 27 ottobre 1917, bloccò il proseguimento dell'avanzata imperiale per almeno 36 ore e rese assai difficoltoso l'afflusso della Deutsche Jager Division. Peraltro, il Nischiuarch era stato fortificato dagli italiani nei periodi precedenti, con la costruzione di un sistema di gallerie artificiali atte a dislocare quattro prezzi d'artiglieria di medio calibro(50)., progetto che sostituì un iniziale appostamento scavato a cielo scoperto. Alcune cannoniere e le piazzole i barbetta ben conservate, il fascino del luogo e la sua importanza storica rendono questo itinerario irrinunciabile. La variante si reca sul Monte Zaiavor, pur riservata ad allenati, lo completo proponendo uno dei belvedere(52) più apprezzati.
Tipo di percorso: da Sant'Anna di Carnizza (P8) al Monte Nischiuarch (50) e ritorno al posteggio: escursionistico; la variante per il MOnte Zaiavor è riservata ad escursionisti allenati, essendo molto lunga con l'ultimo tratto di salita su ripide balze erbose: la variante di salita dal Ponte sull'Uccea (p9) è consigliata a montanari pratici poichè, pur facile,non risulta marcata CAI e richiede capacità di orientamento.
Tempo di percorrenza: ore 3,30; l'anello con la variante dello Zaiavor Abbisogna di 10 ore; la salita dal Ponte di Uccea, 2 ore circa( possibilità di traversata, avendo due vetture a disposizione).
Note: la mulattiera che dal punto in cui la camionabile si arresta porta alle gallerie cannottiere(50) non è segnale CAI, pur tuttavia si mantiene piuttosto riconoscibile; attenzione ad alcuni tratti un po scivolosi.