La Chiesa di Oseacco
Della vecchia chiesa di Oseacco, solo recentemente siamo venuti a conoscenza di un antico documento scritto in latino datato 20 agosto del 1606 nel quale si riscontra la richiesta da parte degli abitanti di Oseacco di erigere una chiesa sotto il titolo dei beati Vito e Modesto. Una lettera scritta da don Andriusso, Cancelliere dell'Abbazia di Moggio il quale esortava tutta a: non rifiutare la richiesta di elemosine dei portatori della missiva Illirio Longhino e Tommaso Madotto. Passa quasi un secolo e della chiesta non si sa più nulla. I lavori per varie cause si sono protratti a lungo e solo la scritta su una pietra del portale con inciso "1694 Zuane Stifinuto di Alesio F" (fece), ci conferma la sua consacrazione da parte del Patriarca di Aquileia Daniele Delfino sotto il titolo dei Martiri Vito, Modesto e Crescenzia. Documento sottoscritto da Giovanni Coronella Canonico Patriarcale di Aquileia. Di questa chiesa il parroco Rucchini, tra l'altro, scrive che "il dipinto dei SS. Martiri dell'altare maggiore è opera di domenico Molinari di Udine, il dipinto di un altare laterale dei SS. Ermacora e Fortunato è stato eseguito da GioBatta Sello di Udine e la statua della Madonna Ausilium Christianorum è opera di Francesco Querini pure da Udine". Il campanile adiacente porta l'anno 1887 inciso sulla pietra del portale. Dopo il sisma è stata demolita la cella campanaria ed ora è l'unica testimonianza quale segno di una chiesa. Nel 1959 sotto la guida del parroco don Giuseppe De Colle iniziano i lavori per la costruzione della nuova chiesa che viene benedetta il 27 dicembre del 1960 dall'Arcivescovo Zaffonato. In seguito al terremoto rimase in piedi solo il coro. Ristrutturata, viene benedetta il 27 dicembre del 1985 dall'arc. Battisti. Il parroco De Colle nel suo libro guida della nuova chiesa scrive: In una nota dell'Archivio della Pieve di Prato si legge che nell'anno 1606 la popolazione di Oseacco donava alla sua chiesa un calice d'oro stile gotico. Due secoli dopo e cioè nel 1806, la stessa popolazione lo offriva alla Chiesa Madre di Prato rimasta spogliata di tutto a causa di un furto sacrilego. E' lecito pensare, quindi, che esisteva una precedente. Nella nuova chiesa pregevoli sono i mosaici, di cui gli abitanti di Oseacco ne possono andare fieri; uno di Fred Pittino che misurasette metri per cinque mentre gli altri sono del suo allievo Italo Chiapolino. Il campanile adiacente, opera dell'arch. Petoello Maurizio di Udine, p stato benedetto il 2 luglio del 1995 dal vescovo ausiliare Brollo.
(curato da don Gianni Pellarini)