SELLA BUIA
Sin dal 1892, gli zappatori del 7° Reggimento Alpini avevano costruito presso Sella Buia il Ricovero Regina Margherita(26) e intagliato un'eccezzionale mulattiera in roccia(28), che da Stolvizza portava sino alla Forchia di Terrarossa. Nei primi anni di guerra, questa via montana fu prolungata lungo il convulso altopiano nord del Canin(29). Sulle creste circostanti Sella Buia vennero scavati elementi trincerati(23,24 e 27) e preparate delle piazzole per artiglierie di medio calibro(25), mentre Sella Grubia e Forchia di Terrarossa furono trincerate dagli Alpini(87,88,89). Nella notte tra il 27-28 ottobre 1917, sotto l'infuriare della tormenta di neve, i resti delle Truppe Monte Rambon marciarono da Sella Prevala lungo la detta mulattiera, per raggiungere( con gravi e diffusi assideramenti9 Sella Buia. Qui; di fatto tagliato fuori, mantennero la posizione fino al pomeriggio successivo, quando, scesi da Stolvizza si ritrovarono circondati dalle truppe austro-tedesche, che già occupavano l'intera Val Resia.
Tipo di percorso: per esperti; sebbene non opponga difficoltà alpinistiche, l'itinerario è lungo e presenta dei punti un po esposti poco a valle dal ricovero( oggi bivacco CAI, intitolato ad Igor Crasso) nonchè molti passaggi aerei lungo la traversata verso l'altopiano del Canin.
Tempo di percorrenza: ore 8,00; la variante della traversata da Sella Navea(P4) a Ladina(P3), immaginando di salire fino al Rifugio Gilberti in funivia,richiede circa 10 ore.
Note: per effettuare la traversata, occorre avere disponibilità di due auto, parcheggiata a Sella Nevea(P4), l'altra a Ladina(P3). Si consiglia di partire da Sella Nevea e di usufruire della funivia che risale al Rifugio Gilberti.